Una voce amica

katy_paillet.jpgIniziai a collaborare con la Rai alla fine del 1979, purtroppo ben trent'anni fa. Era l'inizio della Terza Rete tv, ma la regina in assoluto era la radio. Mi riferisco ad un caposaldo dell'informazione regionale: la "Voix de la Vallée".
Quando mi trovai a condurre la Voix, alle ore 12.10 in punto, esisteva ancora la figura dell'annunciatore, un lettore che accompagnava il giornalista durante la trasmissione in diretta, presentato i testi scritti dalla Redazione.
I tre moschettieri erano: Giorgio Squarzino, Carlo Rossi e Katy Paillet. Quest'ultima, come già i suoi colleghi divenuti tutti nel frattempo programmisti-registi, ha lasciato in questi giorni la Rai, segnando la fine di un'epoca gloriosa, che ho avuto l'onore di vivere in quegli "anni d'oro".
Le loro voci - dagli studi radio di via Chambéry ad Aosta, ormai scomparsi - erano le "nostre" voci, che connotavano in maniera chiara e definita la Rai in Valle d'Aosta.

Commenti

Ricordi d'infanzia...

Lo spunto per rivivere brevemente un aspetto della mia infanzia... come tutte le famiglie della Valle, l'appuntamento con la "Voix" era un qualcosa di irrinunciabile, ricordo che in silenzio si ascoltavano le notizie e la fantasia del bambino di allora fantasticava su come potevano essere fisicamente i lettori del "radio giornale valdostano"... in particolare quella voce femminile, così dolce e direi anche così di famiglia!
Un saluto ed un ringraziamento anche da parte mia ad una giornalista e professionista seria, se solo penso a come è ridotta la professione oggi, mi vengono i brividi...

Se non sbaglio...

la signora ha anche condotto delle trasmissioni in francese per le scuole.
Ricordo di averne seguite alcune puntate nei vari giri di supplenze...

Concordo...

sul fatto che la "Voix" un tempo era un appuntamento fisso della giornata.
Oggi però vi sono difficoltà in merito ai miei mutati orari del pranzo con un'attività lavorativa che si è molto sregolata.

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