La morte di una star

jackson_thriller.jpgRacconterei una bugia se dicessi di essere stato un ammiratore di Michael Jackson, ma certo le sue canzoni - dai "Jackson Five" in poi - facevano parte della colonna sonora della mia vita.
I miei gusti musicali sono sempre stati, tuttavia, diversi e la sua vita privata aveva aspetti così grotteschi - per usare un eufemismo visto il buonismo post mortem - da renderlo caricaturale e direi, negli ultimi anni, disperato.
Ma quando muore un tuo coetaneo (in Valle diremmo "coscritto"), ti colpisce un po' di più. E' come se la saetta del destino avesse colpito vicino ed è scarsamente consolatorio riflettere sul fatto «che era ancora così giovane»...

Commenti

Sofferenza interiore...

Anche io non sono mai stato appassionato di Jackson, anche se non potevo non ammirare la sua voce particolare e il suo modo incredibile di essere in scena. La sua trasformazione fisica, che deve avergli procurato anche molti travagli fisici, mi ricordava il significato della maschera. Insomma quacosa che poni sul viso per staccarti dalla tua realtà per viverne una, due, mille diverse.
Muore l'icona del pop e spero che, mai tanto termine è azzeccato, sia in pace.

Grande...

simbolo di fobie.

Sinceramente...

mi stupisco che sia arrivato a cinquant'anni con tutto quello che s'è combinato!

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