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10 mag 2009

Gli altri per capire noi stessi

di Luciano Caveri

Concludo a Trieste un rapido giro iniziato a Bolzano e proseguito a Trento per motivi di lavoro. Sono città che conosco e se sommo a carotaggi nelle stesse zone, certe esperienze in Friuli, alcune discussioni in Veneto e incontri in Tirolo, in Carinzia, in Slovenia e in Croazia, non posso che confermare la mia curiosità per questo mondo multietnico mitteleuropeo su cui ho letto tante cose con grande voracità. Direi: non solo Nord-est... Vorrei che noi, per analogia, riflettessimo di più sul Nord-ovest (e non solo...) per cercare quei medesimi tratti distintivi, forgiati da storia e culture, che forse sono più difficili da distaccare da noi stessi per poterli cogliere. Dovrebbe trattarsi di quel Alp-Med (a Roma non vogliono stoltamente che si usi il termine Euroregione!), che io vedo come un puzzle: i colori e i profumi, le architetture e i culti, l'incrocio di lingue e dialetti affratellati, i porti e i paesi d'entroterra, i massicci e le vallate, l'olio e il burro, il vino e la birra. Ci si può sbizzarrire, anche da noi, a cercare il fil rouge.