Con domani, sono passati sessant'anni da quella data, poco ricordata in queste ore, benché sia stato un passaggio cruciale per la nostra Autonomia speciale. Quel giorno si votò, dopo oltre tre anni di lavoro del Consiglio Valle nominato dai partiti del C.L.N. (Comitato Liberazione Nazionale), per il primo Consiglio regionale eletto a suffragio universale, secondo la Costituzione e lo Statuto (che, parafrasando Giorgio Napolitano, non sono un residuo bellico...). Fu l'asse Union Valdôtaine - Democrazia Cristiana, già presentatosi alleato per le politiche dell'anno precedente, a vincere per volontà degli elettori valdostani contro le Sinistre con 28 consiglieri su 35, grazie ad un sistema elettorale maggioritario piuttosto bizzarro frutto di una legge statale e si dovettero poi aspettare quarant'anni - mia soddisfazione personale alla Camera - per ottenere competenza regionale sulla legge elettorale! L'epoca appassionante è marcata dalla personalità di Severino Caveri, che nel 1954 scaricherà democristiani, imbarcando - fatto di rilevanza nazionale nella temperie di quel periodo - il Partito Comunista.