Non so come sia finita la disputa italo-francese sui confini sul Monte Bianco, di cui c'è ampia traccia nel Web e di cui mi occupai quando ero deputato. In discussione fra l'altro, benché in Europa sia un anacronismo, la cima vera e propria della montagna. Ora al lavoro, anche sul versante svizzero, c'è l'analoga Commissione italo-svizzera e ciò riguarda una larga parte della linea di confine in territorio valdostano, con particolare attenzione alla zona Cervino-Monte Rosa. La causa sta nell'accordo del 1941 che fissava nelle linee di cresta dei ghiacciai uno dei criteri confinari, saltati con il riscaldamento in corso e il conseguente loro arretramento. Credo che anche i valdostani, che pure possono considerare di carta le frontiere con i "cugini" vallesani, debbano seguire l'evolversi della trattativa, pensando che certe scelte (ad esempio fra Valtournenche e Zermatt, ma penso che ciò valga per Ayas e Gressoney-La Trinité) non sono per nulla ininfluenti.