Chissà come sarà il nostro ultimo sguardo sul mondo. Certo è che, pensando alla tragedia del terremoto ed alle persone imprigionare sotto le macerie, è consolatorio pensare ad un "addio" che avvenga senza sofferenza e con dignità. Quella dignità che doveva emergere dalla legge in discussione sul testamento biologico, rivendicando giustamente il legislatore un ruolo primario per evitare di essere surrogato dalla giurisprudenza. Mi auguro che la Camera riveda il testo del Senato, che fa carta straccia del testamento biologico. L'eutanasia è un obbrobrio, ma lo è altrettanto - come opposto estremismo - la cancellazione del rispetto del paziente e della sua volontà (in violazione del comma 2 dell'articolo 32 della Costituzione), come se la persona fosse un burattino nelle mani dello Stato. Un insulto per chi crede nel federalismo e dunque aborrisce l'idea di uno Stato etico o peggio teocratico che si fa dittatura.