Cambiamenti

posta_iphone.jpgL'evoluzione tecnologica mette le vertigini. Da fenomeno elitario pur in progressione, Internet è ormai banale. Non lo è se una generazione come la mia misura i cambiamenti.
Fra questi, per la diffusione di massa e l'impatto quotidiano, la posta elettronica spicca ed esalta il ritorno diffuso alla scrittura, come avviene anche con il gergo dei messaggini.
Ricordo con divertimento, già alcuni anni fa, il funzionario regionale che, dolente, non si rassegnava al fatto che la Commissione europea - che aveva inviato una mail di risposta ad un quesito - non concepisse neppure l'idea di inviarla di nuovo in cartaceo e con la Posta e ciò creava un gran scoramento per chi viveva di abitudini.
Chi si ferma è perduto...

Commenti

Proprio sabato...

vado ad un corso di informatica tenuto alla nostra Univda.
Il tema del corso sono le culture convergenti. Detto così potrebbe dire nulla ma, il concetto è legato a filo doppio con le piattaforme social. In particolare tutti i software che utilizzeremo saranno "floss" (cito da Wikipedia: "il termine "Free Libre Open Source Software - Floss" è un termine ibrido che indica contemporaneamente e collettivamente il software libero e quello a sorgente aperto") e i nostri lavori saranno di nostra proprietà intellettuale, ma di utilizzo libero e accrescibile dagli altri.
In pratica, si fa "gruppo" con tantissime espressioni culturali che arricchiscono il tuo lavoro.
A quanto sembra è nato anche un nuovo modo di concepire l'economia, al punto tale da denominarla "Wikinomics". L'interazione è il futuro. Anche in Italia è stato fatto questo tipo di esperimento ed accrescimento: un assessore al comune di Prato, ha messo in rete su "Wiki", la bozza di una legge per il piano regolatore. Tutti hanno portato il loro contributo, anche di scemate, è stato scremato, raccolto e portato in Consiglio per l'iter normale.
Interazione con la cittadinanza: sono consapevole che sarebbe una cosa pazzesca farlo normalmente, ma forse un piccolo esperimento...

Tecnologia...

corre incredibilmente verso "la gabbia d'acciaio" di Philip Kerr.

Interazione...

...proprio venerdì prossimo, ad Aosta, proveremo a parlarne. Vi incollo sotto il Comunicato stampa dell'iniziativa del CSV. Chi volesse scaricare la locandina, invece, la troverà qui.

Buona giornata a tutti!

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Nuovi media e partecipazione: i blogger valdostani si confrontano con Edoardo Fleischner

I blog, ma anche i social network e tutte le forme di partecipazione e di cittadinanza legate ai nuovi media registrano, in tutto il mondo, un crescendo di interesse e di sviluppo. Si tratta di un fenomeno sociale e politico che, senza dubbio, rappresenta un’opportunità di confronto e di democrazia, ma che, allo stesso tempo, può dare vita a contraddizioni e porre problemi.

Parte da questo presupposto il seminario dal titolo “Le forme di partecipazione nel nuovo secolo”, che si terrà venerdì 20 marzo alle ore 20.45 presso il CSV. In questa occasione alcuni blogger, giornalisti ed esperti di comunicazione multimediale della Valle d’Aosta si confronteranno con Edoardo Fleischner, docente di “Nuovi media e comunicazione” dell’Università Statale di Milano.

È questo il primo appuntamento organizzato all’interno del percorso formativo “La partecipazione a portata di click”, l’iniziativa formativa organizzata nell’ambito del progetto del Fondo Sociale Europeo “La partecipazione attiva alla costruzione della comunità”.

Il seminario sarà introdotto da Andrea Borney, presidente del CSV onlus. A reagire alle considerazioni di Fleischner saranno i giornalisti Daniele Mammoliti, Christian Diémoz e Fabrizio Favre, il blogger Mario Badino e ancora Jean Paul Lustrissy della società Netbe.

Durante la serata verrà inoltre presentato il corso “Cittadinanza attiva e comunicazione”, iniziativa organizzata dal CSV Onlus e finanziata dal Fondo Sociale Europeo.

Per informazioni:
Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta
Via Xavier de Mastre 19 11100 Aosta - Tel. 0165 230685
Mail: partecipazione@csv.vda.it

Interessante...

faccio il possibile per esserci.

Che strano...

credevo che il "Csv - centro servizio per il volontariato" si occupasse si questioni legate, appunto, al *volontariato* e non di tematiche che dovrebbero interessare principalmente l'Ordine dei giornalisti, l'Associazione stampa valdostana o, in via promozionale, qualche sito web...

In ogni caso, la comunicazione da parte di chi organizza queste cose è veramente carente, visto che a noi non è arrivato nulla, né un comunicato stampa, né tanto meno un invito: è evidente la plateale volontà di non invitare chi, da diversi anni, su Internet, in maniera originale ed innovativa, informa i valdostani e non.
Luciano, nel suo modo di proporsi sul web, è stato uno dei primi politici ad aprire un sito ed a tenerlo aggiornato nella grafica, nei contenuti e nell'accessibilità: oggi, quando chiunque è in grado di aprirsi un blog, spuntano come funghi sedicenti "esperti di comunicazione"...

Spazi per discutere su Internet ce ne sono a bizzeffe e, francamente, non vedo motivazioni interessanti per trovarsi da qualche parte a parlare di "nuovi media" che sono già vecchi. A parte te, Christian, di cui conosco nel dettaglio le competenze tecnologiche, gli altri "relatori" mi lasciano un po' perplesso.

Si vede che per certi settori la crisi non si sente...

Più che altro...

prescindendo dalla manifestazione cui mi sarebbe piaciuto andare, l'utilizzo del Fondo Sociale Europeo oggi deve essere assai misurato e lo sarà dopo l'accordo Stato-Regioni, perché sta crescendo la disoccupazione.
Già in passato - e ne sono testimone - i soldi son finiti a finanziare iniziative eccentriche. Segnalo in corso il "Percorso della legalità" o similia alla Biblioteca di Donnas!

Oggetto dell'incontro.

Non entro nel merito della provenienza del denaro utilizzato. Ma, mi sembra giusto, puntualizzare un piccolo aspetto. E' vero che adesso abbiamo altre esigenze, ma la globalizzazione con l'utilizzo delle piattaforme elettroniche, se correttamente usate e, ribadisco correttamente, possono portare nuova economia creando sinergie prima inconcepibili. Gli esempi si potrebbero sprecare.
A corollario, aggiungerei, che le associazioni di volontariato con Wiki, per esempio, potrebbero fare "rete" con progetti comuni senza essere frammentati e dispersi sul territorio. Avrebbero anche più liberalità economiche da gestire. oltremodo la collaborazione della popolazione sarebbe più mirata, invece di usare il web solo per musica, filmati e altre amene cosette.

Infatti...

i contenuti non importano, la provenienza del denaro invece sì.

Sono convinto che Internet...

sia qualcosa di più rispetto a "musica, filmati e altre amene cosette".
Ma gli interessi, nel campo della "formazione" sono tanti, troppi, ed immancabilmente c'è sempre qualcuno che ne approfitta.
La Rete è un ottimo modo di comunicare e per questo c'è la posta elettronica, il voip, i social network, il micro blogging oltre ai normalissimi blog per condividere contatti e conoscenze. Noi stessi contribuiamo (anche economicamente!) alla crescita di una piattaforma web investendo tempo, soldi e persone che realizzano componenti che diventano, poi, liberi per tutti: faccio seriamente fatica a pensare invece che un'iniziativa del genere serva *veramente* per le associazioni di volontariato che lavorano *seriamente* sul territorio valdostano...

Che sia un'operazione per dare visibilità a qualcosa, a qualcuno?
Beninteso, ognuno è libero di fare ciò che più aggrada, ma quando si utilizzano fondi pubblici, in questo caso destinati allo sviluppo ed alla crescita professionale, forse bisognerebbe utilizzarli con un pochino in più di attenzione, perché poi, se qualcuno a Bruxelles, se ne accorge, probabilmente questi soldi non arriveranno più ed iniziative del genere non le organizzerebbe più nessuno, ovviamente...

Fleischner ad Aosta

Sul mio blog, alcune riflessioni a proposito della serata con Fleischner.

Buona lettura a tutti,
Christian

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