Il collasso
Le vacanze natalizie, ormai agli sgoccioli, sono il cuore della stagione invernale. Anche quest'anno si ripropone in diverse località - con la situazione drammatica di Champoluc in primo piano - la situazione di ingorgo automobilistico per accesso e deflusso agli impianti.
Il collasso delle strade e dei parcheggi locali si somma il sabato e la domenica sera, e ovviamente alla fine delle vacanze, con la paralisi di alcune strade regionali e dell'autostrada per il controesodo.
Tema non semplice: ci sono infrastrutture necessarie (sblocchiamo le urgenti nel "pacchetto crisi"!) senza pensare di dimensionarsi sulle punte massime per questioni di economicità e bisogna fin da subito predisporre sistemi informativi che consentano in loco e al rientro di orientarsi come orari e come itinerari.
Altrimenti, i sistematici ingorghi puniranno il nostro sistema turistico.
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Il problema dei parcheggi è triste realtà dei nostri Comuni, tenuto conto che il residente o il turista se non costretto non ama servirsi dei mezzi pubblici. Porto l'esempio di Cogne: da qualche anno, nel periodo natalizio e in tutti i fine settimana seguenti, è istituito un servizio gratuito di navetta per il trasporto degli sciatori alla partenza degli impianti: non dico che la navetta sia vuota, ma è impressionante l'ingorgo e le colonne di macchine che arrivano addirittura a bordo pista!
Senza parlare dei piazzali privati, letteralmente presi d'assalto per la gioia dei padroni di casa, bloccati con l'automobile in garage! L'Amministrazione comunale, l'Aiat ed il Consorzio operatori turistici, più che sensibilizzare all'uso del mezzo pubblico, non sanno più cosa fare di più incisivo.
Dovremo arrivare...
a parcheggi di attestamento, valutando tuttavia i costi. Il caos invase ormai località come Torgnon, Estoul-Palasinaz, Antagnod e le grandi stazioni.
Le auto...
non contengono solo le persone, anche tutte le loro comodità.
E' difficile scrollarle dai loro occupanti, al punto tale che ci scierebbero seduti sopra. L'importante sarebbe fare anche delle campagne di sensibilizzazione per l'uso razionale del territorio. I pochi che capiscono il messaggio potrebbero diventare tanti.
Si, però...
le località sciistiche valdostane, a parte Pila, le raggiungi solo in auto.
Roba come les "2 Alpes" con "tutto compreso" raggiungibile dal treno da noi ce le sogniamo. Ed anche per favorire l'accesso dei treni della neve a Pila a suo tempo non si è fatto nulla.
Se poi si pensa che con l'abolizione di Chivasso si allungano i tempi od i costi per chi viene da Milano in treno è tutto detto... poi certo, la colpa è di chi vuole stare comodo in auto.
No, è la Valle d'Aosta che è raggiungibile solo in auto, come la California.
Pila
I treni della neve non hanno avuto successo, in passato.
Due situazioni.
1) Il 31,capodanno, il 1 gennaio sono stato a Champoluc, fortunato perché chi mi ospitava ha la casa a 50 metri dagli impianti in pieno centro, sfortunato perché il passaggio sulla strada di auto è stato ininterrotto.
Avevamo fatto degli studi con l'Espace Mont-rose Mont-cervin, tante proposte parcheggi, tunnel, ecc. Una cosa deve essere perseguita: la pedonalizzazione del centro.
Si è persa l'occasione di spostare verso il torrente alcune attività commerciali quando è stato realizzato il percorso pedonale lungo l'Evançon (è un percorso percepito nel buio e freddo, bello di giorno ma non decongestiona l'asse viario di sera).
Il 31 dicembre, alle ore 13 per il pomeridiano una lunga coda alla cassa, all'unica cassa aperta! Ho avuto un problema alla "carte résident", torno alle 17, ancora una lunga coda all'unica cassa aperta!
2) Ieri a Gressoney (dove sono anche adesso).
Un afflusso imponente di auto e sciatori a Staffal, una massa enorme. Auto parcheggiate in tutti i parcheggi ufficiali e lungo le strade di accesso. Alla fine, le auto sono state parcheggiate lungo la regionale fino all'incrocio dell'"anello" (chi conosce capirà) ad almeno 500 metri dalle casse!
Bene, il solerte vigile di "La-Trinité" multava regolarmente. Ottimo, uno arriva a Gressoney, vuole sciare, si fa la coda in autostrada, al casello, lungo la strada, parcheggia a 500 metri dalle casse, si mette scarponi, porta gli sci, percorre a piedi la strada, farà altre code (cassa, ristorante, impianti, ma sono inevitabili in questo periodo), quando torna, finito di sciare, fa 500 metri a piedi sci in spalla, distrutto, e trova la multa. Ma dove doveva parcheggiare?
Se non c'è tolleranza in questi casi... sono inutili gli sforzi pubblicitari, Aiat, ecc. Dove dovevano andare a parcheggiare queste persone?
In effetti
A Champoluc va realizzata la circonvallazione con galleria. Concordo, per Gressoney-La Trinité, che sarebbe più serio tollerare, se si è incapaci a garantire i parcheggi. Oppure è più logico bloccare la strada regionale a saturazione parcheggi avvenuta, ma poi non si pianga sui bilanci degli impianti di risalita.
Una soluzione...
si può posteggiare a Verrès sul piazzale piscina, poi a piedi fino al mio prato sotto rocca del castello dove si potrebbe far sorgere una bella ovovia fino a Champoluc.
Mica male eh!
La fantasia...
al potere!