Confesso di essere abbastanza affaticato dall'"Armata Brancaleone" antioccidentale nel cuore dell'Occidente. Forti delle libertà democratiche, che consentono di dire tutto ciò che in una dittatura non sarebbe consentito, intervengono in modo muscolare e la guerra in Ucraina con i filorussi arruolati dall'Armata Rossa digitale è solo l'apice di una vecchia storia. Si ritrovano sul campo personaggi di varia umanità, uniti dall'insolito destino di criticare le democrazie occidentali, fallibili come ogni costruzione umana, ma - caspita! - quale dovrebbe essere il modello alternativo?
Concordo con Paolo Garimberti che su "Repubblica" mette i punti sulle "i" e scrive quel che io non sarei mai stato in grado di dire meglio: «Due visioni del mondo, e del modo di fare politica, si sono confrontate, a poche ore di distanza l'una dall' altra, nel 77esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Al Parlamento europeo di Strasburgo, Emmanuel Macron, presidente di turno della UE, ha affermato i valori delle democrazie liberali e ha indicato il cammino dell'Europa quando sarà tornata la pace. Sulla Piazza Rossa di Mosca Vladimir Putin ha esaltato la forza delle armi, come strumento della politica, e con la parata del "Den Pobedi" ("Il giorno della vittoria") ha disegnato un parallelo tra la sua guerra in Ucraina e la vittoria dell'Urss sul nazismo».