Tema complesso ma essenziale, quello di prevedere l'intesa per la modifica del nostro Statuto speciale.
Senza pariteticità Valle d'Aosta-Stato, ogni riforma complessiva pagherebbe la mancanza di una logica pattizia.
Spero che la posta in gioco si capisca da questo mio intervento in Consiglio Valle. Buon ascolto.
L'intervento integrale, nella mattinata di martedì 2 dicembre, durante la discussione generale in Consiglio regionale, sul bilancio di previsione 2009 e sulla legge finanziaria regionale.
La registrazione audio della conferenza stampa di presentazione del sito, tenutasi alle 15 di mercoledì 2 ottobre nella saletta riunioni dei gruppi consiliari. Oltre a me, c'erano il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Diego Empereur, il vice capogruppo Andrea Rosset ed i consiglieri Hélène Impérial e Piero Prola, che hanno offerto un gradito rinfresco alla fine dell'incontro con la stampa.
Carlo Bertini de La Stampa intervista il Professor Massimo Luciani, accademico dei Lincei e costituzionalista, sulla riforma costituzionale sul premierato.
Una scorciatoia che Giorgia Meloni ha costruito come un vestito da indossare per il futuro. Avrò tempo di scriverne a fondo: resto, intanto, convinto che non spiri aria costituente, che prevede un sentimento più vasto e inclusivo. In più le riforme costituzionali non si fanno a spizzichi e bocconi “Cicero pro domo sua”.
Ma ho citato Luciani per una sua dichiarazione esemplare più generale: “Servirebbe la ricostituzione di una vera società civile, ricostruire il sistema dei partiti, rimettere in campo soggetti del pluralismo disponibili al dialogo e non soltanto feroci curatori dei loro interessi particolari (si tratti, che so, dell'ambientalismo o della tutela della famiglia tradizionale). Insomma, si dovrebbe recuperare l'arte della mediazione e ricostituire quei meccanismi di solidarietà sociale che il Paese ha smarrito e che invece aveva dimostrato di saper produrre nella prima parte della pandemia. A fronte dell'enormità di questi problemi, il topolino partorito è palesemente inadeguato”.
Sottoscrivo!