Leggere ma non scrivere
Vorrei parlare di questo mio sito.
Non sbandiero i numeri del successo: sappiate solo che il numero degli accessi è notevole e crescente. Sono contento che ciò avvenga, perché è un decennio che ho scelto la Rete come strumento interattivo di comunicazione politica. Pur avendo ben presente l'ammonimento di Luc Fayard: "Interactif: tout ce qui vous empêche de communiquer avec vos proches, parce que vous passez des heures sur un PC à surfer sur internet ou à jouer en réseau".
Cerco di occuparmi del sito con continuità e costanza, sapendo quanto l'impegno quotidiano sia assorbente e difficile da mantenere senza scadere negli automatismi da routine.
Com'è naturale che sia ci sono - in visita qui - gli amici, gli iscritti, gli aficionados, i curiosi e pure gli avversari politici.
Mi resta un cruccio: la poca propensione dei visitatori alla scrittura sia sul sito sia, direttamente a me, con la posta elettronica, come ricordo anche che si può fare nella trasmissione in onda su Top Italia radio, su Reporter e su Radio Club.
Chiunque faccia informazione sa di questo "silenzio" dei valdostani e spiace questa caratteristica non si smuova neppure con i mezzi d'informazione più moderna.
Non resta altro che rassegnarsi.
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Commenti
Forse...
perchè i commenti vengono davvero letti e il problema è che qui si discute, anche con toni "sentiti" (non mi piace accesi) e, esprimendo le proprie opinioni, si "rischia" di essere in disaccordo.
Forse è timore reverenziale di non essere sulla lunghezza d'onda del padrone di casa?
Per quello che mi riguarda, questo "luogo" mi permette di essere quello che penso perchè sono certo di avere un confronto democratico.
Mi è ben capitato di non essere in linea con opinioni, metodi, idee e ne sono contento perchè significa che c'è scambio, sinergia per crescere.
A questo punto, consiglio di scrivere, senza timori.
Io credo che...
nella nostra società è diffusa la tendenza all'omologazione ed al basso profilo.
Si ha spesso la sensazione di essere controllati e che le idee non in linea possano creare dei problemi. Trovo che la gente abbia paura, forse una paura solo metafisica, ma io la avverto. La gente non si vuole esporre.
La cosa preoccupante è che se si ha paura di esprimere le proprie idee siamo mal messi.
Un genovese...
che ogni tanto ti scrive qualche belinata c'è.... ;-)
Confesso ...
Confesso la mia temporanea pigrizia.
Tornerò...
Grazie...
a tutti coloro che hanno "riscontrato" i miei pensieri.