A essere precisi...

partigiani_aosta.jpgIn Valle d'Aosta la liberazione dai nazi-fascisti della città di Aosta avvenne il 28 aprile 1945, qualche giorno dopo la data oggi canonica della Liberazione.
Mi chiamo Luciano per un avvenimento luttuoso di quel giorno. Mio zio Antoine Lucien Caveri morì nell'allora Piazza Carlo Alberto (oggi Piazza Chanoux) a causa di una fatalità: la caduta a terra di una pistola che una persona aveva alla cintola e da cui partì un colpo mortale.
Aveva preso il suo nome dal fratello del mio bisnonno (suo nonno), Antonio Caveri avvocato e giurista genovese, che fu tra l'altro Sindaco della città e nel 1848 eletto deputato nel Parlamento Subalpino e successivamente Senatore del Regno.
Antoine era in piazza per un comizio, essendo comunista e capo del partito all'interno della Cogne. Fu convinto dalla sorella Marie ad andare a parlare per l'insistenza degli operai che andarono a chiamarlo in via Sant'Anselmo nell'abitazione di famiglia, malgrado quel giorno fosse ammalato. Fatalità, appunto.
Era stato fra i fondatori della Jeune Vallée d'Aoste e avrebbe avuto certamente un ruolo di spicco nel dopoguerra.
Mio padre scelse il suo secondo nome per me in segno di ricordo e io lo voglio ricordare.

Commenti

La vita, la speranza...

forse, ereditando il suo nome si può dire che ti abbia in qualche modo dato anche un po' vita lui, anche la vita politica (questo anche con l'altro tuo zio famoso).
La giornata di domani ci deve far pensare a tutti quei giovanotti che con grandi ideali e lasciandoci la vita hanno permesso in qualche modo di dare un lungo periodo di stabilità a questa nazione.
Erano giovani e un po' ingenui, ma con una grande speranza per il futuro, quella che manca un po' a noi oggi.

Ho sempre cercato...

di essere degno della loro eredità morale.
Lo dico riferendomi ai "miei", cui aggiungo il giovane partigiano, lo zio Mario Caveri, e il grande zio Baffo, capo partigiano nella Valle del Lys, Ulrico Masini, nome di battaglia Loris.
La dirittura morale e mai cedere alle imposizioni sono scelte importanti, cui mi riferisco, specie nei momenti difficili.

Mi fa tristezza...

ed un po' di paura sentire giovani intervistati che non sanno cosa è il 25 aprile. Passi il non sapere esattamente l'anno ma non sapere che cosa è stato mi fa veramente paura.
Confusione con la festa dei lavoratori o comunque una buona scusa per non andare a scuola!!!
Vergogna!

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