June 2022

La politica in ombra

La locandina del convegno della 'Fondazione Courmayeur' sul cambiamento climaticoHo trovato singolare che la "Fondazione Courmayeur" - nata tanti anni fa per cementare un'alleanza fra turisti-villeggianti illustri e noi valdostani - abbia organizzato un grande convegno sul cambiamento climatico (se ho ben capito finanziato anche da "CVA"), dimenticandosi di fatto i politici.
Una linea perseguita ormai da anni nei loro incontri, scegliendo un approccio - come dire? - "scientifico", che immagino derivi da una scelta di neutralità della Fondazione nei confronti della politica. Spero che l'indirizzo prescelto non rimarchi una scarsa considerazione da parte di chi decide gli ospiti, evitando di avere rappresentanti della classe politica valdostana, che parrebbe essere considerata buona per pronunciare nulla più di un breve indirizzo di saluto e non certo per esprimersi nel vivo delle cose, malgrado le responsabilità che gravano.

La "Cogne" ai cinesi

Confesso di essere rimasto stupito dalla notizia, finita sullo schermo del mio telefonino con un "Whatsapp", della vendita ai cinesi di Taiwan dello stabilimento "Cogne" di Aosta e del resto del Gruppo Marzorati, diventato socio di minoranza.
Anche mie recenti visite allo stabilimento, pure con la presenza di Eugenio Marzorati che da qualche tempo presidiava Aosta per la famiglia, non mi avevano consentito di avere neppure lontanamente il sospetto che ci fosse nell'aria una scelta di questo genere.
Sembrava, semmai, che il rafforzamento comprensibile nel mondo difficile e concorrenziale della siderurgia stesse avvenendo con un impegno proprio e nulla dava per intendere che si andasse verso la strada di una cessione, che è cosa diversa da un'alleanza.
Chi come me conosce bene la storia secolare della "Cogne", avendo assistito e anche seguito i passaggi da acciaio di Stato al gruppo svizzero proprietario sino a poche ore fa, coglie a pieno la novità del passaggio e capisce le molte inquietudini sul futuro.
Non bisogna però fare un processo alle intenzioni, anche se non informati per ragioni - si dice - di riservatezza.
Si tratta di capire il quadro delle prospettive senza pregiudizi, sapendo quanto la "Cogne" pesi sull'economia valdostana e resti essenziale per l'occupazione.

Il succedersi delle generazioni

Gli studenti valdostani al 'Palais Saint Vincent'Che bello l'altro giorno al "Palais Saint-Vincent" - struttura preziosa da modernizzare in fretta, perché ospita 1.200 persone sedute - vedere frotte di bambini e ragazzi lavorare attorno a progetti collettivi e interdisciplinari di robotica. Occasione per mettere a punto ingegno e fantasia con oggetti fisici e non solo con l'incombente e remoto mondo digitale.
Sono queste e non altre le occasioni in cui maledici il fatto di invecchiare e provi una sana invidia per il futuro che hanno davanti, mista però ad una preoccupazione legittima per quello che sarà il loro avvenire per le molte nuvole scure che si stanno addensando in questi tempi.
Spetta a noi adulti dipanare la matassa e non riempirli di ansie e angosce su quanto noi siamo stati fortunati nel passato, che è un classico del repertorio di chi passa il tempo a rimpiangere il tempo che fu e a dipingerlo solo a tinte rosa per i più giovani.

Le grandi questioni

Sabino CasseseSeguo con crescente apprensione e compartecipo con qualche costernazione alla lunga via crucis che dovrebbe portare ad una maggioranza solida che consenta di arrivare in Valle d'Aosta sino alla fine della Legislatura. Qualunque scelta si faccia - anche se alla fine le strade sono due - lacerano quel che resta dei partiti e la ricerca di una linea comunque sembra in certi passaggi impossibile e crea fratture che non saranno ricomponibili in fretta.
Eppure non esiste in una democrazia alternativa ai partiti o come li si voglia chiamare. La Costituzione italiana afferma all'articolo 49 "il diritto dei cittadini "ad associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica". I partiti sono, quindi, libere associazioni utilizzate dai cittadini come strumento di esercizio della sovranità popolare. Bene ricordare che formule diverse non ce ne sono, compresi gli uomini "della Provvidenza", che è altra cosa dai leader.

La lunga storia della Cogne

Un'immagine storica dello stabilimento 'Cogne'Anche io, come altri, ho saputo dell'arrivo dei taiwanesi alla "Cogne" di Aosta, acquisendone il controllo, da un "Whatsapp" inviatomi dall'azienda con il comunicato stampa. Nessuna avvisaglia e neppure anticipazioni di questo fulmine a ciel sereno. Elementi rassicuranti sono venuti successivamente da Eugenio Marzorati, che dopo il papà Giuseppe e il fratello Roberto, era da qualche tempo diventato, come amministratore delegato, il riferimento per la Regione e dalla direttrice valdostana, Monica Pirovano, che conosco dai tempi della "Sadea" di Verrès. A firma definitiva dell'accordo si saprà di più nei particolari, ma l'impostazione è più o meno la seguente nella loro rappresentazione: nessuna delocalizzazione, l'azienda crescerà dentro un gruppo leader che voleva uno stabilimento di qualità negli acciai speciali per fabbricare e esportare laddove non riesce a farlo partendo dall'Asia per le complesse logiche di mercato della siderurgia, fatte anche di restrizioni e di quote.

Le "mie" chiese

Il cantiere a Notre-Dame de ParisSono stato a Parigi e non ho avuto il coraggio di andare a vedere il cantiere di Notre-Dame. Troppi ricordi mi legano alla Cattedrale. Quello più intenso è una celebrazione del Venerdì Santo in una chiesa buia con un atmosfera mistica di rara intensità.
Ci pensavo in queste ore e mi sono venute in mente le "mie" chiese. Nella mia infanzia troneggia la Collegiata di Saint-Gilles di Verrès. Non era solo una chiesa ma una comunità per noi bambini, fatta dal passaggio dalla cresima alla comunione, transitando dal catechismo al ruolo di chierichetto, ma anche dai giochi in oratorio con inevitabile campetto di calcio sotto il campanile. I canonici lateranensi che si occupano della Prevostura sono un'eccezione in Valle d'Aosta e sono eredi della prepositura autonoma di Verrès con le sue dipendenze di Fénis e Challand, che si unì nel 1911 alla Provincia italiana, perdendo la propria autonomia e l'importanza millenaria.

Un romanzo che… tuona

Il libro di Valeria TronAvevo conosciuto Valeria Tron, cantautrice affabulatrice dell'alta Val Germanasca, nel mio lavoro radiofonico alla "Rai" della Valle d'Aosta. Il suo patois occitano ed il suo francese erano e sono il segno evidente del particolarismo della sua terra. La sua battaglia a difesa delle lingue e della cultura alpina di una vallata in territorio valdese - non a caso amministrativamente dipendente dall'area metropolitana di Torino in logica colonialistica! - aveva suscitato tutta la mia ammirazione.
Ho provato subito una naturale empatia per questa montanara sensibile e risoluta, avendo da parte mia sempre lavorato in politica a difesa delle minoranze linguistiche e non solo quelle delle Alpi. L'ho sentita vicina per questo suo saper raccontare le nostre montagne e le sue genti, abituate a vivere laddove i confini sono sempre stati ballerini sino ad essere rigidamente imbrigliati nella logica di separazione degli Stati nazionali. Ne scrissero con efficacia valdostani e valdesi nella "Dichiarazione di Chivasso" del 1943 con quel pensiero federalista che riluce ancora oggi.

Tempo pazzo

Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto a Saint-Vincent allagata dopo il temporale di domenica pomeriggioChissà se ormai anche gli scettici cominceranno a guardare ai segnali sempre più chiari dei cambiamenti climatici in atto, che pure hanno ancora oggi un'impronta spesso più meteorologica che altro.
Un'emergenza comunque già presente e in peggioramento da affrontare in futuro con razionalità e senza catastrofismo. Ma ormai risulta insopportabile, ancor più di chi drammatizza eccessivamente, la pletora di negazionisti, che se la cavano con l'evidente banalità che prima e pure dopo l'avvento dell'uomo il clima è cambiato in modo clamoroso da un'era all'altra.
Appare invece evidente di come la novità sia che ai tempi lunghi si sia sostituita la rapidità degli eventi, che ci sta cambiando la terra sotto i piedi e ce ne accorgiamo benissimo. Di sicuro ci sono stati nei secoli passati - ragiono su questa scala perché abbiamo i rilevamenti scientifici - inverni senza neve, periodi siccitosi, ghiacciai in discesa e in ritiro, temperature bizzarre per le stagioni e altro ancora. Questa volta assistiamo a concentrati che fanno impressione.

L'ultimo giorno di scuola

Nuccio Ordine«Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale».(Piero Calamandrei)
Finiscono le scuole e credo che ci siano occasioni in cui, al posto di fare un saluto iniziale dell'anno scolastico, vale quasi più la pena - prima dell'agognato «liberi tutti» dei nostri studenti - di parlare a conclusione di questo periodo così difficile.
La pandemia ha ancora pesato, certo meno che nel periodo più grave del covid-19, ma gli strascichi ci sono stati. L'aspetto più allarmante è stato il peso psicologico su studiosi e docenti e anche certi faticosi batti e ribattiti con il mondo dei "no-vax" che mi auguro si esauriscano.

A diciotto

Si continua a diciotto con il Governo valdostano nel medesimo assetto attuale.
Così si è deciso con molte tribolazioni da parte dell'Union Valdôtaine ed di altre componenti fra gli autonomisti, per quanto mi sembri una strada impervia per una maggioranza così risicata e potenzialmente appesa a un filo sottile, seguo quanto deciso dalla maggioranza degli undici autonomisti. La pensavo diversamente e resto convinto che un rafforzamento sarebbe stato salutare per governare con serenità.
Spero che la scelta effettuata si dimostri saggia e non improvvida e farò il mio dovere con correttezza e senza camarille, che non mi appartengono.
Credo, tuttavia, che si debba intanto perseguire il lavoro - che conta più del contingente - per ritrovare una casa comune autonomista che mantenga una particolarità del sistema politico valdostano per evitare di omologarlo a quello italiano.
Non è questione di bandiera ma di sostanza.

Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2018 | Direttore responsabile Mara Ghidinelli | © 2008-2021 Luciano Caveri