Ah! La legalità! Quante cose vengono dette in suo nome. Lo dico a chiusura della settimana della legalità nelle scuole della Bassa Valle d'Aosta. Iniziativa lodevole, scevra - così mi pare - dai rischi di certi automatismi e giaculatorie sul tema. A me la legalità, di primo acchito, ha fatto venire in mente la famosa triade della Rivoluzione francese: "Liberté, Egalité, Fraternité", naufragate in qualche modo con la ghigliottina a manetta nel periodo del Terrore, cui si può davvero associare la violazione della "Legalité", nel momento in cui lo Stato adopera il Diritto per nefandezze.
Ma questa parola, "Legalità", riecheggia in Valle d'Aosta l'insieme negativo delle inchieste legate alla 'ndrangheta, in parte già a processo, in parte ancora in fieri e si rimanda di settimana in settimana l'arrivo, forse devastante, degli esiti di "egomnia", com'è stata chiamata l'inchiesta. Personalmente credo che non ci sarebbe niente di peggio di essere omissivi, nel rispetto certo del principio di non colpevolezza sino a sentenza definitiva, perché gli aspetti non sono solo penali ma anche morali.