Sarò noioso e ripetitivo, ma quando sento parlare di vittorie e sconfitte nella scorsa tornata elettorale, a parte sorridere perché non ce n'è uno che, a conti fatti, ammetta di aver avuto un cattivo risultato, constato che ci si dimentica quale sia ormai il primo partito in Valle d'Aosta: gli astensionisti, cioè quelli che non votano.
Alle regionali su 103.127 cittadini non hanno votato in 30.426, cui vanno aggiunti 6.435 elettori che si sono espressi o con la scheda bianca o con quella nulla. Anche nei Comuni, specie i moltissimi con una lista sola, la partecipazione al voto è stata complessivamente non soddisfacente con l'abisso, al secondo turno, del Comune di Aosta con solo il 45,93 per cento di votanti.
Se sommiamo a questo le tribolazioni, sia per la Regione che nei Comuni, per comporre le liste e la scarsa partecipazione ai comizi, quando si sono fatti, il cerchio si chiude e pone seri problemi su temi quali la partecipazione democratica e la cittadinanza attiva.