Tocca parlare di questo "coronavirus", partendo da una prima riflessione da distante. Scriveva tempo fa, in un suo articolo scientifico "La storia delle epidemie, le politiche sanitarie e la sfida delle malattie emergenti", Bernardino Fantini, professore di storia della medicina e della salute: «La conoscenza medica e il senso comune hanno da sempre saputo che le malattie, e in particolare le epidemie, possono comparire improvvisamente in una popolazione, rimanervi per periodi più o meno lunghi, ed eventualmente scomparire, per riemergere una o più generazioni più tardi. Trasportate dai battelli, dalle carovane o dagli eserciti, le fiammate epidemiche di malattie come la peste, il vaiolo, il tipo, l'influenza, la sifilide o la poliomielite colpivano città e campagne, decimavano le popolazioni e gli eserciti, cambiando spesso il corso della storia».