Località "Chiappetti" si trova sulla sinistra (carreggiata di discesa dalla Valle d'Aosta) a poco meno di due chilometri da dove, sull'autostrada "Torino - Aosta", "Ativa" finisce a Quincinetto ed inizia, sullo stesso Comune, la "Sav". E' un luogo strano dal punto di vista paesaggistico e devo ad un documentario trasmesso su "Rai Vd'A" (che riproporremo a giorni) la consapevolezza del suo pregio grazie alla "scoperta" di un amico, lo svizzero Michael Jakob, professore di storia e teoria del paesaggio al Politecnico di Losanna "Epfl" e presso la Scuola di ingegneria di Ginevra-Lullier e cattedratico di Lettere comparate nell'Università di Grenoble.
Da allora ho sempre guardato a quello spazio con interesse, a maggior ragione dopo che quella zona, già da alcuni anni, è assurta alle cronaca per una frana monitorata dalla Regione Piemonte e dall'Università di Firenze, perché - in caso di caduta - bloccherebbe un'autostrada - la nostra, valdostana - che fa parte della "Rete transeuropea dei trasporti" e periodicamente, in assenza degli attesi lavori di bonifica, si sono registrati, come avvenuto ultimamente, caotici blocchi del traffico, riversato sulla Statale 26 con ingorghi epocali. Ora ci sono ipotesi importanti per contrastare rischi e affrontare emergenze, ma l'area "Chiappetti" vale un approfondimento.