Capisco come il rischio di occuparsi di diversi argomenti possa sfociare nella trappola di un generalismo pericoloso, a fronte di un mondo nel quale le specializzazioni si fanno terribilmente minute e, come in una "matrioska", c'è chi arriva, su certi temi, alla bambolina più piccina. Se capita di farlo non è, però, una presunzione da parte mia, ma semmai curiosità intellettuale, che trovo resti una molla interessante nella propria vita, a condizione di sapersi correggere di fronte a chi ne sappia più di te.
Il caso di oggi è significativo: Damien Charrence, mio giovane amico cognein - presidente degli agrotecnici valdostani - è un montanaro "doc", che ha il privilegio di abitare a Gimillian, straordinaria e soleggiata balconata che dà su di una vista mozzafiato del Gran Paradiso. Riporto qui delle sue osservazioni, che trovo molto utili, perché partono da prati in fiore, per altro eccezionali come la vasta area, cinquanta ettari, nota come "Prati di Sant'Orso", che sono un esempio eminente di come la stessa cosa possa essere vista in due modi diversi con occhio "montanaro" e con quello occhio "cittadino".