Con l'enogastronomia non si sbaglia. L'estate è il trionfo della sagra, dei banchetti di prodotti locali o d'importazione, dei brindisi iniziali e finali, delle tavolate e delle degustazioni. Non c'è paese o frazione dove non si cucini, si mangi e infine si digerisca.
Rispetto ai grandi appuntamenti culturali, ai beni artistici prestigiosi, ai ponderosi dibattiti sui temi esistenziali basta, con sintesi mirabile, quel che raccontava Trilussa:
"L'Aquila disse ar Gatto:
- Ormai so' celebre.
Còr nome e co' la fama che ciò io
me ne frego der monno: tutti l'ommini
so' ammiratori de l'ingegno mio! -
Er Gatto je rispose:
- Nu' ne dubbito.
Io, però, che frequento la cucina,
te posso di' che l'Omo ammira l'Aquila,
ma in fonno preferisce la Gallina...".