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09 set 2010

Delle volte non capisco

di Luciano Caveri

Non capisco come sia che la squadra di calcio della Roma rischi il fallimento e poi - con un prestito dell'Unicredit - faccia una campagna acquisti dispendiosa. Non capisco come sia che il Presidente del Consiglio chieda di attenuare le polemiche nei confronti di Gianfranco Fini ed i giornali e telegiornali di famiglia facciano il contrario. Non capisco come le azioni "Fiat" volino in Borsa ed in contemporanea crollino le vendite delle auto del marchio torinese. Non capisco come sia possibile che l'Italia (e la Valle d'Aosta assieme) non abbia più medici, ma intanto i test di accesso a questa Facoltà siano sempre più difficili. Non capisco come la crisi industriale sia il primo problema dell'Italia e il Ministero che dovrebbe occuparsene non ha da mesi un Ministro e le deleghe si stanno lentamente spartendo all'interno del Governo. Non capisco le grandi inchieste che dimostrano che la criminalità organizzata ha messo le mani sulle macchinette mangiasoldi nei bar in larga parte d'Italia ma nessuno pensa di far uscire questo settore dello Stato biscazziere. Non capisco i giudici amministrativi che bloccano i pedaggi nelle tangenziali di grandi città, mentre i valdostani subiscono ogni aumento della "loro" autostrada. Non capisco come mai Gianni Letta, in diverse manifestazioni pubbliche, vada con naturalezza a prendersi fischi e urla indirizzati a Berlusconi. Non capisco perché Valter Veltroni, che aveva annunciato che non si sarebbe più occupato di politica («andrò in Africa a fare volontariato»), rilanci la sua candidatura per guidare il centrosinistra.

«Non capisco ma mi adeguo». Renzo Arbore L'elenco può essere infinito...