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22 lug 2010

Lune

di Luciano Caveri

"O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l’anno, sovra questo colle Io venia pien d'angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la rischiari".

"Alla luna" di Giacomo Leopardi è una delle poesie di cui, per retaggio scolastico, so qualche strofa. Mi è venuta in mente ieri sera, guardando lo spicchio di luna crescente (gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante..) nel cielo estivo sovrastante il mare. Ho poi guardato per curiosità nel calendario delle fasi lunari, che non seguo con regolarità, come la luminosità della luna fosse, nella notte passata, del 15,1 per cento di luce. Ricordo che mia nonna Ines mi raccontava storie di streghe legate alla luna (della serie: come spaventare un bambino). E mi ha sempre divertito pensare a come, anche nella vita quotidiana, senza scomodare fenomeni impressionanti come le maree, la luna incomba per un taglio di capelli, per imbottigliare il vino, per potare una pianta. Quante belle lune ho visto nella mia vita sotto diversi cieli.