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20 lug 2010

Pettegolezzo scritto e orale

di Luciano Caveri

L'estate è il periodo del gossip, modo elegantemente anglofono per dire pettegolezzo. Credo di poter contare sulle dita di una mano chi in vita sua non abbia mai comprato una rivista "alla Novella 2000", specie in una di quelle giornate di ozio vacanzifero in cui dall'edicola il giornaletto scandalistico ti solletica la curiosità. Vi è qualcosa di rassicurante e ripetitivo nei giornali, versione hard della vecchia cronaca rosa: storie d'amore e di passione, foto piccanti "rubate", calciatori, attori, veline. Insomma quella mondanità fatta di lustrini e stelline che pare piacere e distrarre dalla quotidianità come un pantheon di dei e personaggi mitologici che ci consolano nella nostra quotidianità. Naturalmente in Valle non esistono giornali di pettegolezzo, perché il pettegolezzo è affidato all'oralità con un ruolo rilevante dei bar, che da noi rappresentano nell'insieme una rete così fitta, nel rapporto "pubblico esercizio - utenti", da far invidia a Las Vegas.