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16 apr 2009

SAV

di Luciano Caveri

L'autostrada Quincinetto-Aosta, dove purtroppo la nostra Regione ha solo il 28,72% del capitale sociale e dunque è soverchiante la presenza del privato, offre sempre dati interessanti. Anzitutto per le implicazioni sociologiche. Ad esempio colpisce la diminuzione tutto sommato lenta dei metodi di pagamento tradizionale (contanti dal 37,5% del 2005 al 32% dello scorso anno, mentre la Viacard scende nello stesso confronto dal 13,7% al 10,5%) a quelli più moderni (Telepass - nel medesimo raffronto - dal 41,9% al 48,9% e le carte di credito dal 6,9% all'8,6%). Oppure è interessante constatare una diminuzione dell'incidentalità e una stabilità del numero dei dipendenti, che passano dai 143 del 2004 ai 137 dello scorso anno. I pedaggi, notoriamente carissimi, fruttano nel 2008 una cifra di 45.280.000 euro a fronte di un leggero calo di traffico, ma l'indebitamento della società - specie per i costi dello svincolo realizzato verso il Gran San Bernardo - resta da capogiro e anche per questo resta al palo la celebre e attesa riqualificazione del nodo collegato all'uscita di Châtillon.